Simbolo dell'arte culinaria italiana, la PIZZA è un alimento sano e completo. Carboidrati dalla pasta, proteine dal formaggio, vitamine dal pomodoro.

Guarda FRANCESCO con che professionalità "stende" la pasta!!!!!!!!

 

.....ED ORA..........UN PO' DI STORIA!!!!!!!

L'antenata della pizza è la focaccia che era diffusa in epoca romana. A quei tempi era in uso cucinare focacce di farro, un tipico frumento molto usato dai romani, infatti si pensa che la parola farina derivi dalla parola farro. I romani prendevano il farro e lo riducevano in polvere dal quale ricavavano il libum una sorta di focaccia. Oggi il farro viene usato per la produzione di foraggio verde. Si pensa che la parola pizza derivi da pinsa, parola latina participio passato del verbo pinsére, che significa schiacciare, macinare, pestare.
Con la scoperta delle Americhe nuovi prodotti alimentari, come il mais, il pomodoro, la patata, fagioli, peperoni, zucchine, vengono introdotti in Europa, anche il granturco si sostituisce alla coltivazione del frumento specialmente nell'Italia del nord, mentre il Sud continua a basare la propria alimentazione sulla schiacciata di farina di frumento che veniva sempre più arricchita con diversi ingredienti e condimenti. Con il tempo l'olio di oliva sostituì il grasso animale come lo strutto, al condimento fu aggiunto il formaggio e erbe aromariche come l'origano e il basilico.
Soltanto dopo la seconda metà del 1700 a Napoli si incomincia a condire la pizza con il pomodoro e la mozzarella di bufala perché in Italia non erano ancora conosciuti e fu proprio la scoperta dell' America che introdusse il pomodoro e la mozzarella di bufala in Europa.
Dobbiamo arrivare alla metà del 1800 per avere la prima ricetta di pizza napoletana come la conosciamo oggi. La realtà è che di tipologie di pizza non ce n'è soltanto una, ma una infinità. Infatti la caratteristica principale della pizza è il condimento e si può usare quello che si vuole: dalle verdure alla carne. Ed è proprio dal tipo di condimento usato che la pizza prende il nome: pizza alla marinara, al prosciutto, all'aglio e olio, al pomodoro, ai funghi, al formaggio, ecc. ecc.

LA RICETTA PER LA PASTA.

Occorrente:

  1. Farina 00.
  2. Lievito di birra fresco.
  3. Olio extra vergine di oliva.
  4. Acqua.
  5. Sale.

Si prende una tavola di legno o meglio un piano di marmo, su di esso si versa la farina, si sbriciola il lievito di birra, sciogliendolo con alcuni cucchiai di acqua tiepida, sulla farina, aggiungi l'olio e il sale in mezzo alla farina. Aggiungi acqua e mescola continuando ad aggiungere acqua poco per volta fino ad ottenere un impasto omogeneo e morbido, liscio e facile da lavorare, impastare bene, continuare ad impastare per alcuni minuti fino a quando la pasta raggiunge una consistenza elastica. Fatto questo, forma una palla uniforme, infarinala e mettila a riposare in un luogo caldo coprendola con un panno. Lascia la pasta a lievitare fino a quando raddoppia di volume (circa 2,5 o 3 ore).
Terminata la lievitazione, occorre infarinare il piano di lavoro, stendere sopra la pasta e con il mattarello incominciare a schiacciarla ben bene e in modo uniforme dandogli la classica forma rotonda (o rettangolare se intendi metterla nella teglia rettangolare) spessa non più di mezzo centimetro. Bucherellare leggermente la superficie della pasta con una forchetta prima di infornare.
A questo punto ti puoi sbizzarrire con il condimento. Sugo di pomodoro, formaggio, olive, origano, basilico, prosciutto, mozzarella, carciofini, acciughe, aglio, cipolle, secondo i tuoi gusti.

" FRANCESCO attento, non farla bruciare!! "

LA COTTURA

La cottura della pizza nel forno a legna richiede la presenza della fiamma. Ocorre che i tempi di cottura non siano eccessivi: circa 1 o 3 minuti dovrebbero essere piu' che sufficienti ad una temperatura di 300 - 350 gradi direttamente sul piano di cottura. Il forno deve essere bello caldo.
Non c'è una regola precisa, soltanto l'esperienza e la vista potranno dirti quando è ora di sfornare. Dipende anche dalla posizione più o meno vicino alla fiamma. Se invece ricorri al forno elettrico casalingo, i tempi di cottura si allungano (circa 20 - 30 minuti alla temperatura di 250°), in questo caso ti consigliamo di inserire nel forno un pentolino con un litro di acqua per mantenere umido l'ambiente ed evitare che la pasta diventi troppo secca.

.........ED ECCO IL RISULTATO DI UN'ESPERIENZA TRENTENNALE.......

BRAVO FRANCESCO!!......E VOI QUANDO VENITE A GUSTARLA??